Piccoli grandi istanti
Non si tratta di sbagliare o di fare errori, ma di apprendimento.
Questo concetto mi è stato ripetuto molte volte e alla fine l’ho compreso.
Ieri stavo appunto dipingendo una thangka, lavoravo sulle sfumature.
Che dire…il modo in cui stava venendo il lavoro proprio non mi convinceva e non mi piaceva.
Ci sono momenti in cui quel “non mi piace” è passeggero, legato ad esempio alla mia condizione del momento presente. In questo caso ho imparato a prendere tempo e spazio dal lavoro e spesso accade che con uno sguardo rinnovato verso il dipinto io pensi “va bene così”.
Ci sono invece situazioni in cui non è solo “non mi piace”, c’è qualcosa di più, proprio non funziona.
Nell’armonia del lavoro non funziona!
A quel punto si aprono due strade: rimanere nell’insoddisfazione con qualcosa che urla dentro oppure intervenire nel dipinto a favore di una ricerca di bellezza e di armonia, modificando ciò che si può e tuttavia rischiando di non riuscire o di peggiorare la situazione.
Nel mio caso ormai ho capito che per me la strada è quasi obbligata…. ed è la seconda.
Quasi sempre il coraggio viene ripagato, se non altro dalla sensazione interna di aver fatto il meglio possibile.
E da questi momenti si impara moltissimo, sia nell’attitudine che nella tecnica!